sabato 21 dicembre 2013

Si, Viaggiare…ma



Giuseppe Bivona

                                     Dove vai di bello a Natale?- - Penso di andare a farmi una settimana in Madagascar, altrimenti andrò in Svezia, che dicono sia bellissima-
Questa potrebbe essere una conversazione tipo, che centinaia di migliaia di italiani fanno quando si avvicina un periodo vacanziero qualsiasi, che sia Natale, Capodanno, Pasqua o Ferragosto.

Nella nostra epoca dissennata e ormai priva di qualsiasi etica, oltre che del normale buonsenso, le distanze sono state annullate. La globalizzazione e la ricchezza dei popoli occidentali, uniti ad una smania di “vedere posti”, hanno creato la frenesia del viaggio. Manca però in questo preambolo il protagonista principale di quella che è ormai diventata una “piega” sociale, l’AEREO.
Grazie a tale mezzo il nostro tempo viene “ guadagnato” o “risparmiato”, e distanze insormontabili solo 40 anni fa sono diventate autentiche passeggiate.
-Embè??- direte voi, - che male c’è a farsi una vacanza in giro per il mondo?-
Di male ce n’è molto. Iniziamo con l’inquinamento, che è sicuramente il peggiore dei mali.
Gli aerei commerciali, ovvero quelli per usi civili, da soli producono la non trascurabile quantità di 600 milioni di tonnellate di CO2 che viene immessa
 direttamente all’interno della troposfera a quote che si aggirano tra i 5000 e 10.000 metri di altitudine, producendo quindi un danno maggiore e molto più difficile da riparare. Infatti i gas nell’atmosfera terrestre, a quelle quote, rimangono per un tempo molto lungo senza possibilità di essere riassorbiti ( per esempio dai nostri amici alberi ), ed inoltre si ossidano nell’ozono troposferico potenziando notevolmente l’effetto serra, il quale peraltro è aiutato a piene mani dalle scie di condensazione, quelle ben visibili in tutti i nostri cieli e che sono il risultato dei gas caldi che fuoriescono dai motori e che lassù vengono a contatto con temperature ben al di sotto dello zero. Queste nuvole di gas e vapore condensato intrappolano il calore del sole e modificano la composizione chimica atmosferica a livello locale.
Basti pensare che con qualche migliaio di chilometri sulle nuvole si produce più anidride carbonica (CO2, il principale gas serra) di dieci contadini del Bangladesh in un anno di vita, considerati tutti i loro consumi. Così, secondo i calcoli di Paul Wennberg del California Institute of Technology, il trasporto aereo arriva a incidere per un 10% sul totale dell'effetto serra. Una percentuale mostruosa, se pensiamo che miliardi di persone non hanno mai nemmeno pensato di viaggiare su uno di questi mezzi e che centinaia di milioni di persone hanno volato nei cieli del mondo solo poche volte nell’arco della loro vita.
Gli aerei poi inquinano anche a terra, producendo polveri sottili e gas di scarico che colpiscono pesantemente le zone nelle vicinanze degli aeroporti, e aumentando in modo spropositato l’inquinamento acustico, che nelle fasi di atterraggio e decollo è particolarmente forte.
L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), organismo tecnico dell'ONU che si occupa di effetto serra, dedicò nel 1999 il suo primo studio di settore proprio all'impatto sul clima dell'aviazione civile. Scatenando le ire del business aereo e petrolifero, il rapporto suggerì di “adottare politiche di sostituzione con altri mezzi di trasporto” e “disincentivare l'uso disinvolto del trasporto aereo con tasse o prelievi ambientali e con il commercio dei diritti di emissione”.
Queste richieste caddero nel vuoto, aggiungendosi anche alla beffa di un paio di anni prima, quando l’inquinamento degli aerei non fu inserito all’interno del protocollo di Kyoto. La comunità internazionale non si è infatti accordata su dove allocare il rilascio di CO2 per i voli internazionali:
paese di partenza, paese di arrivo o paese che ha venduto il kerosene ?
Ma il fatto eclatante è che il trasporto aereo gode di vantaggi economici notevoli, che gli permettono di essere concorrenziale, in fatto di costi per gli utenti, nei confronti di treni e autobus, per non parlare di navigazione e persino auto private. Infatti non esistono tassazioni sul carburante e gli stati si accollano le spese delle costosissime infrastrutture di appoggio come gli aeroporti. L’esenzione dalle tasse, che è equiparabile a sovvenzioni pubbliche, nella sola Europa toglie ai contribuenti dai 25 ai 37 miliardi di euro l’anno (Fonte EEA). Poi vi sono i travasi di denaro che molti stati attuano nei momenti di difficoltà del settore e che spesso sono al limite dell’illegalità.
Basti pensare che, nel dicembre 2012, per quanto riguarda gli aeroporti di Milano, ''la Commissione europea ha stabilito che l’aiuto di Stato dell’importo pari a circa 360 milioni di euro concesso tra il 2002 e il 2010 da SEA, l’operatore pubblico che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, alla sua controllata SEA Handling, operatore dell’assistenza a terra in tali aeroporti, è incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato (Fonte Commissione europea rappresentanza in Italia).
E l’impatto di questo mezzo aumenta notevolmente, sia a livello ambientale che economico, se si pensa che moltissimi voli di corto-medio raggio viaggiano con pochissimi passeggeri. Quindi, se un volo normale è più inquinante, a livello pro capite, di una normale automobile che compie lo stesso tragitto (un B 737-400 da 150 passeggeri si beve intorno ai 2.500 litri di kerosene ogni ora), con un volo con pochi passeggeri diventa più conveniente, in termini ambientali, viaggiare su un camion!. A questo si aggiunga che la gran parte dei voli in Europa vengono effettuati su tratte brevi, e dato che moltissimo carburante viene bruciato durante le fasi decollo-atterraggio ( fino al 25% ) , il viaggio di per sé non ammortizza i consumi. Studi di settore mostrano che il 45 % dei voli in Europa non superano i 500 chilometri, quando è dimostrato che un volo per essere efficiente ed avere un risparmio effettivo deve essere di almeno 4.300 chilometri. (Fonte Worldwatch institute)
Poi bisogna sottolineare il fatto che questi mezzi hanno contribuito in larga parte a diffondere la mentalità consumistica del “ tutto, ovunque ed in qualsiasi momento”. L’aereo, infatti, è diventato un mezzo importante nel commercio delle merci. Si possono trasportare prodotti da un capo all’altro del pianeta nel giro di una manciata di ore; poco importa se quella ciotola di ciliegie, che sta sulla tavola in bella mostra a Dicembre, ha inquinato come un anno di vita di un contadino indiano.
L’aereo ha poi contribuito in maniera determinante nello snaturare il VIAGGIO, quello fatto di conoscenza interiore, di scambio umano, di imprevisti e sorprese, di odori, sapori, costumi che cambiano lentamente insieme al paesaggio e al clima, e che cambiano un po’ anche te stesso. Il viaggio lento, che è di per se una grande esperienza di vita e che ti pone di fronte all’umanità intera, anche quella che gli aerei se li vede volare sulla testa, ma che è sempre rimasta nel suo paesino, sulla sua terra, che una volta al mese scende in città per questioni importanti, ma che in città non ci resiste più di 24 ore. Questa umanità è ovunque nel mondo e l’aereo, e tutti i sui passeggeri, la stanno lentamente distruggendo.

Per questo motivo, quando deciderete di fare un viaggio o semplicemente una vacanza, non cercate le mete lontane, ed invece cercate di utilizzare mezzi alternativi, come il treno, l’autobus, l’autostop, la bici e perché no, i propri piedi o quelli di qualche amico a quattro zampe. Ritroverete voi stessi e darete respiro al mondo. 

domenica 8 dicembre 2013

Alle cassatelle di Agira, il Premio Luigi Veronelli

Il Comune recentemente ha adottato il format GeniusLoci De.Co.  


l prestigioso Premio Luigi Veronelli è nato nel 2006, due anni dopo la scomparsa del più grande giornalista e scrittore italiano di enogastronomia. Veronelli, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione della qualità. Ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori. Un’azione, non retorica, che ha avuto importanti ricadute anche sul piano sociale, civile, economico. Il format del Premio è consolidato, in perfetta continuità con la filosofia dell’uomo che più d’ogni altro s’è speso per la valorizzazione delle produzioni agricole (vino, olio, cibi), per l’affermazione della qualità, e per il ritorno alla centralità della terra. La cerimonia delle premiazioni avverrà domenica 8 dicembre, alle ore 11.30, tra gli stand e i visitatori di Pianeta GourMarte, presso la fiera di Bergamo. Tre le categorie individuate, a rappresentare i fondamenti del suo Pensiero: La Prima premierà un contadino (vignaiolo, o oliandolo, o artigiano alimentare) La Seconda un letterato (giornalista, scrittore, saggista, poeta, e via discorrendo) che si sia occupato a fondo e meritoriamente di gastronomia.
Per la Terza, il premio sarà assegnato a un Comune che ha avviato il percorso per la De.Co. proprio al Comune di Agira, per le cassatelle.

Alle cassatelle di Agira, è dedicata una sagra che si svolge dal 15 al 17 novembre 2013. All’interno della manifestazione una Tavola rotonda, voluta dall’Amministrazione Comunale, per discutere di territorio e valorizzazione delle sue risorse. Con l’occasione è stato presentato il format GeniusLoci per la De.Co. Un percorso inedito che mette a sistema l’azione consolidata del D.A. n. 77 del 26 luglio 2005, il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e l’azione innovativa per la valorizzazione e la promozione dell’identità e dell’unicità dei territori, attraverso la De.Co. (Denominazione Comunale) un atto politico, nelle prerogative del Sindaco. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il percorso sulla De.Co. prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità, che rappresentano la vera componente innovativa, sono Territorio-Tradizioni-Tracciabilità-Trasparenza- Tipicità (Tipicità, intesa come Specificità). Il format elaborato della Lurss è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
In effetti per il 2013 le emozioni, tante, possono bastare, infatti, il percorso GeniusLoci De.Co, elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&SaporOnlus, è stato inserito tra gli esempi virtuosi del – Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei congressi di Roma. Non meno importante, Il Gal Isc Madonie ha adottato il percorso il primo in Italia, che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni con il coinvolgimento dei principali attori dello sviluppo locale, imprese, associazioni, cittadini e amministratori locali. Poi tante iniziativa divulgative sparse per la Sicilia, conclude  Nino Sutera  

giovedì 28 novembre 2013

Sicilia e Veneto unite dalle De.Co.

  

Sabato mattina alle 11 a villa Cordellina saranno con noi Nino Sutera che arriva dalla Sicilia e Domenico Maraglino che ci raggiungerà dalla Puglia per parlare delle loro esperienze con le De.Co., intervistati da Antonio Di Lorenzo, noto giornalista esperto di enogastronomia.
Un sogno caldeggiato da Luigi Veronelli e due mondi a confronto, quello vicentino e quello siciliano, con un unico obiettivo: la nascita della federazione nazionale delle denominazioni comunali “FederDe.Co”.
Sabato  a Villa Cordellina presso Montecchio Maggiore (Vicenza), prenderà il via la kermesse: “La De.Co verso l’expo 2015 Federdeco e marketing territoriale”.
 

“L’istituzione della De.Co per opera dei Sindaci – afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus – non deve essere visto, ne come una gara, ne una corsa ad ostacoli, ma un modello che preveda il coinvolgimento e la condivisione della città e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e delle unicità dei territori.”
Il format GeniusLoci elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del – Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013.
“Il modello utilizzato dal nostro Gal è diventato da esempio per altre amministrazioni – dichiara il presidente del Gal isc Madonie Bartolo Vienna – un orgoglio per tutta la nostra regione Sicilia, il nostro è stato un percorso condiviso e apprezzato dove le De.Co servono a mantenere vive le tradizioni che hanno fatto la storia di un luogo”. In Sicilia, Francesca Cerami, Segretario generale dell’I.Di.Med. (Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea), intervenendo ai lavori del seminario territoriale di progettazione partecipata “Expo 2015 per l’Italia” ha illustrato l’esperienza di aggregazione Pubblico-Privata realizzata in questi mesi con il modello “Aspettando l’Expo 2015: Identità, Salute e Sviluppo”. “Expo 2015 è una occasione unica, dove le De.Co. le Città De.Co. saranno protagoniste Il modello è stato al centro delle iniziative promosse da I.Di.Med. di concerto con la Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, e per l'ottava edizione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013


lunedì 18 novembre 2013

Le malattie dello spirito



Giuseppe Bivona

Questo cosmo che, di fronte a noi,è il medesimo per tutti  non lo fece nessuno degli dei  ne degli uomini , ma fu sempre ,ed è e sarà fuoco sempre vivente che divampa secondo misure e si spegne secondo misure.Eraclito 

Per  Costantin Noica, filosofo rumeno, in questo “ villaggio globale” gli uomini più che aumentare la comunicazione tra di loro si rapportano con gli strumenti della comunicazione ossia con la radio, la televisione, internet,con una tale velocità che al posto di gettare ponti, strappa loro  impietosamente le radici.

Accade cosi , che senza apparente motivo, affiorano sempre più ,oltre alle malattie fisiche e psichiche, nuove malattie che Noica, definisce dello “spirito”. Nessuna nevrosi può spiegare il sentimento di esilio sulla terra, l’alienazione, la noia metafisica, il sentimento del vuoto e dell’assurdo, l’ipertrofia dell’io e il rifiuto di tutto, la contestazione senza oggetto, cosi come nessuna psicosi può spiegare il “furor” economico e politico, o il demonismo tecnico. La precarietà dell’essere colpisce tutti e particolarmente i letterati ,i sapienti,gli scienziati.
Ma quali le cause di questa malattia?
Il primo ad ammalarsi  fu il cielo . Gli antichi credevano  nelle “ stelle fisse” ,  nella incorruttibilità  degli astri e delle sfere celesti , cosi come nell’incorruttibilità  divina. Ma  il cannocchiale di Galileo  venne a   mostrare  le imperfezione della luna  che i suoi contemporanei non volevano vedere. La luna non è più il sogno degli innamorati   a cui si chiedeva la testimonianza di un eterno amore . No , è un semplice astro  condannato a volteggiare all’ infinito intorno alla Terra .
Si  ammalò anche la luce.  Goethe  credeva ancora  nella sua perfezione e perciò  protestava  contro Newton che la considerava una mescolanza di l sette colori  e quindi impura . Poi la luce venne  misurata  nella sua trasmissione di velocità  e si scopri  che è fessurata internamente  essendo insieme  corpuscolo e onda . Quante malattie in un semplice raggio di luce!
  Ma anche il tempo si ammalò  Non più il tempo  assoluto  omogeneo  uniforme con il suo ritmo implacabile si è rivelato  meno maestoso, nel momento  in cui è diventato un semplice evento locale.
Lo stesso spazio ,un tempo solidale col tempo  è spesso malato  , non più luogo vissuto e da vivere  ma ridotto a semplice coesistenza di cose  con tutte le banalità che ne tracciano i limiti e i confini. 
La stessa vita è ammalata, con le sue approssimazioni  e le incertezze  segnalate dalla biologia  contemporanea, per la quale la vita è una semplice tumefazione della materia , un caso trasformato in necessità.
Malato è anche il logos spezzato  in  lingue regionali  frammentato e disperso  quando dovrebbe  esprimere l’unità della ragione.
Ma se tutte le entità sono malate  e se  la cultura  viene a mostrare le loro malattie  come costituzionali , con  che occhi possiamo alzare ancora lo sguardo al cielo?
 Eppure un tempo le cose non erano cosi!
Quando l’uomo era pensato  come parte del Tutto erano il cielo el il movimento delle stelle a raccontare la loro storia .
 Da questa visione cosmica  non poteva nascere  alcun progetto  in ordine  alla dominazione  del mondo  perche come il cosmo  non era una creazione di un dio , ne opera dell’uomo ma in se perenne, custodito nelle sue misure , era per sé . Pensato come ordine necessario , l’uomo come semplice parte doveva assimilarsi Cosi nel riconoscersi e nell’accettazione del proprio essere parte  l’uomo trovava la sua collocazione  e il senso della sua esistenza  che essenzialmente consisteva nell’adeguarsi  all’ordine del Tutto.
Cosi  gli uomini da che mondo è mondo hanno cercato la loro rassicurazione nel cielo che appariva più stabile della terra inquieta .Chiamarono le luci  che compaiono  nel cielo “stelle fisse” e la loro disposizione “firmamento “ dove è traccia “ di ciò che sta fermo” e non muta come gli eventi della terra .Chiamarono  inoltre le disposizioni del cielo “destino”  che significa “ciò che ci sta”
E nell’immodificabilità del suo “stare”  , rispetto alla mutevolezza  delle vicende umane , intravidero  quella rassicurazione  a cui cercarono di dare  parola  nella forma della” predizione”   


giovedì 10 ottobre 2013

Anche in Sicilia una iniziativa per una legge sulla De.Co.





Nel 2011 è stato avviato un percorso ragionato per una legge regionale sulla De.Co. a cura della Lurss.onlus.
Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e  presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei congressi  di Roma. 
Un percorso inedito,   che   mette a sistema l’azione consolidata del D.A. n. 77 del 26 luglio 2005, il Registro delle Eredità Immateriali (REI)   e l’azione innovativa per la valorizzazione e la promozione dell’identità e dell’unicità dei territori, attraverso la De.Co. (Denominazione Comunale) un atto politico,  nelle prerogative del Sindaco.   
Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili i momenti: uno spazio, un edificio, un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.  Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco l’obiettivo non secondario  è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città
In realtà,   c’è stato e c’è tutt’ora chi lavora incessantemente per rendere la De.Co. un atto meramente burocratico, tecnocrate, freddo, e di cattivo gusto, tanto da raggiungere l’obiettivo di renderli banali. Per non parlare di coloro i quali pensano di equiparare le De.Co.  ai marchi comunitari, e mutuando da quest'ultimi, disciplinari, regolamenti, istanze, commissioni, insomma gli strumenti propri previsti nei regolamenti comunitari.
Il lavoro svolto in questi anni,  dalla Lurss Onlus,  35  tra incontri, tavole rotonde, seminari , workshop, in tutta la Sicilia, inizia a portare i suoi frutti, ultimamente poi gli incontri si sono fatti più frequenti ed esigenti. Il  percorso sulla De.Co   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità- Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa. Un concreto strumento di marketing territoriale, ma   soprattutto un importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità locali.  
Un percorso condiviso e da condividere con il territorio, che molte amministrazioni lungimiranti stanno percorrendo. Per citare un esempio,  Il Gal Isc Madonie ha  adottato  il percorso  GeniusLoci,    un percorso sperimentale (il primo in Italia) che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni con il coinvolgimento dei   attori dello sviluppo locale, imprese, associazioni, cittadini e amministratori locali.
Il format elaborato della Lurss.Onlus  è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” (già 200 in tutto il territorio siculo) i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.

Obiettivo è costruire spirito di squadra, per la tutela dell’identità dei luoghi e per il recupero dell'unicità territoriale come opportunità.   L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, riuscire a realizzare una rete di Città  De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci.




sabato 5 ottobre 2013

European Rural University

Made in Sicily

 Non è ne una università telematica, ne si rilasciano titoli di studio.

di NinoSutera

 La libera università rurale dei saperi e dei sapori Onlus, nasce con l’obiettivo di  rompe verticalmente e profondamente con la cultura agroalimentare fino ad ora dominante. Una cultura agronomica asservita agli interessi dei settori sementieri dei produttori di mezzi chimici e dell’industria meccanica, la cui dipendenza dal petrolio è piena e totale. La sopravvivenza di questa agricoltura è legata allo “spreco”,basti osservare che per produrre 1 kilocaloria alimentare ne consumiamo 10 Kilocalorie.

Attualmente prestigiose istituzioni scientifiche (CambridgeOxford alla Cornell University ) stanno attenzionando il cibo e perciò i prodotti alimentari, provenienti dall’agricoltura con rinnovato interesse e sotto una nuova visione. I prossimi anni saranno decisivi per la nostra società, saranno anni di transizione verso modelli di sviluppo radicalmente diversi da quelli fino ad ora adottati . Dobbiamo confrontarci con i “cambiamenti” siano essi fisici, sociali economici, perciò dobbiamo essere preparati quanto più possibile “culturalmente”, onde evitare di essere travolti dagli eventi O li gestiremo o li subiremo! 
La LURSS (libera università dei saper e dei sapori) si ispira all’European Rural University diffuse in Europa e in molte altre parti del mondo Nel corso degli anni e delle esperienze, il concetto di European Rural University si è addensato e arricchito, come si accompagna un mondo rurale in profonda trasformazione. L'Università rurale unisce tutte le forze nelle zone rurali, persone ed istituzioni socio-economiche, in un unicum innovativo nel preservare le tradizioni locali, in grado di raccogliere tutte le logiche di azione delle esperienze, in quanto consente di individuare,confrontare e analizzare le iniziative locali dello sviluppo. Etica, logistica, sicurezza e sostenibilità sono le parole chiave alla base delle strategie politiche ed economiche in agricoltura. I programmi d’intervento proposti nel Quadro d’Europa 2020 disegnano un’imprescindibile relazione tra agricoltura e alimentazione, ed investono di un ruolo decisivo tutti gli attori coinvolti. Le politiche, gli investimenti, le conoscenze, i successi e gli insuccessi di una componente (agricoltura) si ripercuotono in modo reciproco ed incontrovertibile sull’altra (alimentazione). Agricoltura ed alimentazione sono protagoniste della crescita economica e sociale dell’Europa, ma sono anche garanti della sostenibilità nell’uso delle proprie risorse (suolo e materie prime) per assicurare disponibilità nel futuro, efficienza nell’impiego, incremento della competitività economica ed opportunità d’accesso alle risorse e ai servizi da parte di tutta la popolazione. 
La Libera Università Rurale Saper&Sapor ha la consapevolezza che il Sapere e il Sapore sono uniti tra loro da un legame sottile: entrambi sono elementi essenziali della vita. L’attenzione e la sensibilità alla salute, al cibo e al benessere sono più che mai attuali. Da questa constatazione è nata l’idea di creare la LURSS in Sicilia che fosse anche una sorta di viaggio alla scoperta del gusto, della cultura e della conoscenza, e delle antiche tradizioni contadine.
Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci    ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus   è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” e presentato  al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma   L’iniziativa è stata inserita anche  tra le buone pratiche in rete, della rete rurale nazionale portale del MIPAF nell’ambito della Qualità e sicurezza alimentare



martedì 24 settembre 2013

La “follia” di Giorgio


Giuseppe  Bivona



"C'e cosi poca(?) realtà nell'uomo che il cuore si stringe
quando si separa dai sogni"
(François Renè Chateaubriand)


 “ Mamma, mamma metti scarpe a ventilatore e portiamo a passeggio con noi” - disse  Giorgio con la sua  consueta innocenza disarmante.
Isa ora cominciava davvero a preoccuparsi  per le esternazioni di Giorgio, quel suo bambino di tre anni, sempre più determinato  nell’ “ animare” gli oggetti  con cui veniva a contatto e ....la sua imprevedibilità nell'usarli.

Francesco, seduto in poltrona,  alzò gli occhi dal giornale, osservò sorridendo il volto di Isa, che ogni qual volta era preoccupata, induriva l’espressione del suo viso . Attese un istante, giusto il tempo di cogliere quella piacevole suggestione e poi disse:
“ Non preoccuparti più di tanto, questa condizione è comune a tutti i bambini della sua età.
 Prima di arrivare all’età della ragione e ci arrivano gradatamente, “nuotano” in questo  grande mare dell’indifferenziato. Tu stessa, quando Giorgio si accosta al bicchiere di vetro, glielo sottrai, perché ritieni che sia pericoloso per la semplice ragione che Giorgio non ha ancora raggiunto il “patto” di definizione, per cui il bicchiere è un oggetto atto solo e solamente a contenere  acqua e non ad essere scagliato a terra o contro qualcuno, come è ancora possibile che faccia Giorgio.
Isa, ascoltando le parole di Francesco, sembrava più preoccupata di prima:” Ma allora Giorgio è un piccolo “ folle” disse quasi impaurita  nel pronunciare quella parola.
Francesco  la rassicurò subito: “ Vedi, così come i bambini nei primi anni di vita, gli uomini nella notte dei tempi  prima che acquisissero il linguaggio razionale  hanno anche loro nuotato  in questo strano linguaggio  che gli antropologi  chiamano simbolico ovvero dell’ “ indifferenziato” dove tutte le cose hanno una connessione di significati e per tenerli insieme utilizzano  pratiche rituali. Cosi dopo  innumerevoli tentativi  gli uomini preistorici, per arrivare ad un linguaggio comune dove tutti potevano intendersi  allo stesso modo,  escono  dal simbolismo e approdano alla ragione. L’umanità nasce  quando si separa dall’indifferenziato, esce fuori e istituisce le differenze  per cui una cosa è se stessa e non un’altra, per cui si parla e si capisce cosa si dice, così si garantisce la tranquillità del comportamento, dell’attesa, della prevedibilità, l’univocità del linguaggio.
Isa cominciava a comprendere ma un dubbio le balenò nella mente.
“ Ma allora anche i poeti  dal punto di vista della ragione sono anch’essi dei “folli!”
“Brava” disse soddisfatto Francesco “ i poeti  sovrappongono  i significati, fuoriescono  dalla definizione, dalla determinazione, dalla differenza tra le parole ed i significati. Vuoi un esempio. Prendi una pagina poetica di Leopardi:  “dimmi che fai tu luna in ciel” , letta da un punto di vista razionale, questa è una frase di un matto, perché si sa benissimo che cosa fa la luna in cielo ed un astrofisico potrebbe benissimo spiegarlo a Leopardi. Ma chiediamoci: perché è poetica? E’ poetica perché esce dal razionale, carichiamo la parola luna, che vuol dire luna e non altro, di una eccedenza di significati, ovvero di più significazioni.
Il poetico nasce dal confondere e fondere assieme più significati”
Isa non perse l’occasione: “ Allora Giorgio è un piccolo poeta?  ”
“Ha tutte le premesse” disse sorridendo Francesco,” bisogna attendere che il nostro Giorgio arrivi  all’età della ragione”
“Non vedo l’ora” - disse sospirando Isa - “che guarisca”
“Eppure Giorgio non guarirà del tutto come d’altronde tutti noi, disse serio Francesco “ quando incontrerà la donna del suo cuore e vivrà la condizione dell’innamoramento ritornerà a dire frasi sconnesse “ senza di te non posso vivere, mi manchi più dell’aria che respiro, se non ti ho accanto mi casca il mondo”  e tante altre parole d’amore che, ad una attenta analisi razionale, li definiremmo da “folle”. Come vedi anche l’innamoramento ci conduce verso un sentiero che è percorso dall’ambivalenza e spesso lambisce la follia.”
Giorgio, intanto, si era addormentato e di certo sognava, ora era libero di portare a passeggio le cose che gli erano più care, non doveva rendere conto di alcun principio retto  dalla ragione. Nel sogno tutto collassa, il tempo, lo spazio, lo stesso principio di casualità, per cui non vale il nesso causa effetto, ma ci troviamo a vivere il rapporto effetto causa. Il sogno è follia, nella notte la ragione collassa.
Isa, prese in braccio il piccolo Giorgio per metterlo a letto. Passando dal corridoio, il piccolo braccio di Giorgio, nell’abbandono del sonno urtò il ventilatore che, vacillando, emise un “ahi!”. Isa si girò meravigliata, ma osservando la provenienza del suono, continuò indisturbata per la sua destinazione, serena e rassicurata.

  

mercoledì 11 settembre 2013

Carini, non una domenica qualunque.


di Sergio Furco


Flash in Cucina nella splendida Location del Centro Storico di Carini, nella calda atmosfera di Villa Dominici immersa in un fantastico limoneto, e nello scenario storico del Castello, ha trascorso un'esperienza umana che difficilmente dimenticherà.
A Carini Domenica 8 Settembre 2013 si è svolto l'Evento “Carini in.......Pasta” patrocinato dal Comune ed abilmente organizzato Dall'Accademia della Cucina Siciliana.
Onorato di essere stato giurato, insieme ad autorevoli professionisti del settore.
Un programma intenso, iniziato nella mattinata con una gara tra bravissimi pizzaioli, che goliardicamente si sono cimentati a dare la loro interpretazione della “Pizza della Baronessa”, ricordata come amante dei gusti forti e decisi.

 Avvenuta la proclamazione dei Vincitori, tutti i partecipanti ed i loro collaboratori hanno dato vita ad uno spettacolo di Freestyle, utilizzando un impasto speciale, creando una base di circa 3 m. di diametro e riuscendo a coinvolgere il pubblico presente, assessore compreso.
Nel pomeriggio altra bella competizione organizzata presso la “Villa Dominici” di Carini “I Maccarruna ra Baronessa” in cui abili Chef ed appassionati hanno presentato a noi giurati le loro realizzazioni, utilizzando tutti prodotti tipici del nostro territorio.
Prima della cena a Buffet, svoltasi all'interno del Fantastico Castello di Carini, Flash in Cucina ha avuto il piacere di assistere all'interessante Tavola Rotonda dal Tema “Identità, cibo e salute”, in cui determinante è stato il Contributo del Presidente Giuseppe Bivona e del Direttore Dott. Nino Sutera della Lurss Onlus (Libera Università dei Saperi e dei Sapori).
La giusta conclusione di questa Kermesse Cittadina è stata la proclamazione dei vincitori dei concorsi svoltisi nel corso della giornata e l'assegnazione di alcune targhe di ringraziamento.
Sarebbe superfluo dirvi come l'Accademia della Cucina Siciliana sia riuscita ad accontentare con le sue prelibatezze e chicche culinarie, tipiche del nostro territorio, il palato dei presenti ed infatti lo do per scontato.
Non posso non menzionarvi la bontà delle pizze, che la giuria ha avuto l'arduo e piacevole compito di assaggiare, e la bravura di tutti i partecipanti, e non da meno lo spirito di gruppo che ha contraddistinto la gara tra i pizzaioli.
Apprezzabile lo sforzo di utilizzare i prodotti di qualità e del territorio, altrettanto degno di menzione i metodi di lavorazione (maturazione, lievitazione,.....) studiati per offrire al cliente finale la Pizza con la “P” maiuscola.
Vorrei riuscire a trasmettere le sensazioni provate a gustare le interpretazioni culinarie dei partecipanti presso Villa Dominici, ma risulterebbe un arduo tentativo, posso solo dirvi che la bellezza e la bontà dei piatti proposti, risultato di una meritevole ricerca personale, erano degni della migliore cucina italiana.
Sembrerà scontato, ma non si può non ringraziare a diverso titolo, coloro che hanno reso possibile questa interessante, ed al contempo ricca di significati, manifestazione, che sicuramente avrà una seconda edizione il prossimo anno.
Grazie al Sindaco del Comune di Carini Giuseppe Agrusa ed all'Assessore Monia Arizzi, che peraltro ha partecipato in prima persona anche alle fasi più goliardiche della giornata.
Un grazie all'Accademia della Cucina Siciliana, che come sempre ha saputo organizzare e gestire abilmente un tale Evento, ed in modo particolare ad Aurelio Garonna.
Importante l'aiuto dei diversi imprenditori che hanno contribuito al buon fine dell'Evento e preferisco non elencarli tutti bensì darvi i loro link in calce a questo articolo.
Desidero evidenziare le “Fattorie Azzolino” bellissima realtà di Camporeale, che da anni si mostra sensibile a simili manifestazioni.
A livello emotivo voglio segnalarvi la presenza al Castello di Carini della Società Cooperativa Auxilium di Menfi che ha proposto le sue conserve.......direi “A Colori”, che ben rappresentano lo spirito sociale ed imprenditoriale dei soci.
Parlando con la responsabile sono rimasto colpito dalla luce che emanavano i suoi occhi al racconto delle bellissime esperienze umane vissute all'interno della cooperativa.
E per ultimo ringrazio Flash in Cucina che ha deciso di uscire dalla sua stanzetta per incontrare il mondo che ruota attorno all'enogastronomia, perché da questa scelta stanno maturando delle bellissime esperienze, innanzitutto umane ed in secondo luogo professionali.
E quindi il mio grazie personale è rivolto a quelle persone che mi hanno capito....E come dimenticare la mia presenza in due giurie insieme ad esperti e professionisti....Thank...

Per le foto dell'Evento: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.449450418507360.1073741867.180633022055769&type=3

Sito Web Comune di Carini: http://www.comune.carini.pa.it/default.asp
Accademia della Cucina Siciliana:https://www.facebook.com/accademia.dellacucinasiciliana

DeCo Sicilia
Sito Web: http://decosicilia.blogspot.it/
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100000247754897
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Azzolino
Sito Web Azienda: http://www.fattorieazzolino.com/
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Gruppo Facebook Azienda: https://www.facebook.com/groups/477723638951987/
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Conserva i Colori Auxilium
Sito Web: http://www.conservaicolori.it/
Riferimenti: https://www.facebook.com/caterina.marchese.50

Villa Dominici
Sito Web Azienda: http://www.villadominici.it/
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Alimentari Mineo
Sito Web Azienda: http://www.alimentarimineo.it/
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Pastificio Fior di Pasta
Riferimenti: https://www.facebook.com/dorotea.leone

Guidera Luigi
email: luigiguidera@virgilio.it

Gamma Servizi
Sito Web Azienda: http://www.gammaservizisas.it/

lunedì 26 agosto 2013

L’igiene contro natura



Giuseppe Bivona


La scienza è la nuova religione e il disinfettante la sua acqua santa

ll tratto di strada in salita, dopo numerose curve, ora seguiva un breve rettilineo . Improvvisamente sento la voce di Alice, indicando con il dito :” Fermati , alla tua destra c’è un abbeveratoio!”. Sulle alture dei Nebrodi, non mancano vecchi abbeveratoi alimentati   da sorgive di acqua pura e fresca. Vedere l’acqua che sgorga, rinfrescarsi e dissetarsi per il viandante è  qualcosa di più che una piacevole sensazione, è quasi una emozione.
 Nella parte terminale, opposta dove sgorgava  dell’acqua, una  ragazza era intenta a pulire alcuni piatti e poche pentole, limitandosi ad un sbrigativo  lavaggio grazie all’abbondanza  di acqua  ma , cosa insolita ,senza l’uso di detersivo. Alice la salutò e dalla breve conversazione che intrattenne con lei  comprese che ,assieme  con altri suoi amici, si esercitavano nella scalata di una parete rocciosa.
 Le tende per l’accampamento erano sistemate appena più sopra.
Salimmo in macchina e riprendemmo il viaggio. Ma dovete sapere  che per  Alice l’igiene è una condizione imprendi scibile   dal quotidiano vivere, quasi una pratica religiosa, tanto che qualche sua amica la canzona , prendendola in giro per essere avvezza a pulire anche …... il pulito .Perciò quella scena del lavaggio senza alcun uso di detergente per piatti non le andava proprio giù, cosi dopo pochi minuti scoppiò:
”Vabbè che dobbiamo preservare l’ambiente e mantenerlo incontaminato il più possibile, ma come si toglie l’unto dei piatti senza un minimo di detersivo?.Volendo, ci sono pure in commercio quelli biologici !”
“ Certo” risposi “  magari utilizzare, come facevano le nostre nonne, un po’ di aceto o qualche limone. Tuttavia devi convenire che oggi noi,  a casa ed  in città, esageriamo riversando tonnellate di prodotti  disinfettanti ,detergenti e igenico-sanitari  in ogni  momento  e segmento della nostra vita quotidiana, non riusciamo  più ad immaginare il nostro vissuto privo di “ Profumo di pulito” . Sconfiniamo nel paradosso comico di stare nel bagno   confondendola  con la sala da pranzo per via di certi bagnoschiuma al sentore di albicocca o cocco”.
Alice non si fece attendere e  con un pizzico di stizza:” Bè, meglio questa “ esagerazione” che non il “difetto” che aveva condizionato la salute pubblica delle nostre popolazione fino alla fine dell’ottocento. Le tante e innumerevoli epidemie ricorrenti  nella nostra storia lussureggiavano  nello spesso strato  della sporcizia , nella totale assenza di igiene: Nella Parigi del settecento  i miasmi  derivanti dalle fogne a cielo aperto  caratterizzavano la vita cittadina. Bisogna ammettere che con gli studi e le ricerche portati avanti da Pasteur ,da Koch ed tanti altri , abbiamo chiuso un capitolo della nostra lunga storia costellata e flagellata  da eventi luttuosi ”
. Non ero del tutto d’accordo con le conclusione a cui perveniva Alice ,attesi qualche  minuto  per ordinare le idee e  risposi:”Quando nel 1973 a Napoli  scoppiò una delle periodiche epidemie di colera , a parte una trentina di morti  , l’economia ittica ne risultò devastata. I TG e i reportage televisivi dell’epoca trasmettevano  in continuazione  le immagini  di un pescatore  napoletano  che nel disperato tentativo di dimostrare  l’inesistenza del contagio del vibrione, deglutiva cozze e patelle vive dinanzi alle telecamere. Una performance divenuta  negli anni successivi , quasi  paradigmatica dell’incultura popolare sulle questioni epidemiologiche” 
 “Di fatto”  intervenne  Alice”  la Rai poteva risparmiarsi , in una situazione drammatica, un simile spettacolo!”
“Ma tu non sai” continuai  “ che quella grottesca  esibizione sperimentale  dell’anonimo pescatore partenopeo , aveva un assai più illustre e spettacolare precedente.
Nel 1892 il celebre  medico e chimico bavarese Max von Pettenkofer chiese a Robert Koch , che dieci anni prima  aveva isolato  il bacillo del colera, di inviargli un campione  delle  sue colture vibrionali. Koch glielo inviò . Dopo qualche giorno la risposta: “Il dottor Pettenkofer  offre al dottor professor Koch i propri rallegramenti  e lo ringrazia per la fiala contenente  i cosi detti vibrioni del colera , che egli è stato  cosi gentile  da inviargli. Il dottor Pettenkofer ne ha bevuto l’intero contenuto ed è lieto di informare il dottor professor Koch che egli permane  nella consueta ottima salute”
Alice  rimase un po’ perplessa,  di certo doveva esserci qualche  ragione che ne aveva impedito il contagio, per esempio l’eccessiva acidità  dello stomaco del medico bavarese.
“Pettenkofer” continuai “ si poneva all’epoca, su una prospettiva epidemiologica del tutto differente , se non opposta  rispetto a quella di Koch sostenitore della  teoria dei germi  ossia  come la causa diretta  delle  molte malattie l’azione  dei microrganismi, restringendo  dunque  l’indagine eziologica sulle patologie  ad un “attacco all’organismo” da parte di  agenti esterni  e rifiutando  ogni valutazione differente , tanto rispetto al possibile influsso  di altri fattori , quanto  rispetto all’effettivo ruolo  svolto  dai  cosiddetti “ agenti patogeni” nello scenario epidemico”  .
Alice  sembrava sorridere alle mie argomentazioni , ma era curiosa di sapere dove andassi  alla fine a parare.
“ Veniva  cosi dato per scontato  l’esistenza  di un organo sano , in salute  che viene attaccato  da un nemico che ne compromette  il regolare funzionamento . Un nemico contro il quale  occorre  difendersi , lottare, alla stregua di invasori barbarici  che assaltano una cittadella incustodita. Questa  concezione della malattia , tipica della medicina occidentale , nasce con Pasteur  il quale osserva  al microscopio  che gli organi o i tessuti malati sono colonizzati da batteri, ma fa un grandissimo errore : scambia la causa con l’effetto!”
 Alice ora si fece seria. “ Ma allora gli antibiotici , le vaccinazioni   sono colossali prese in giro?”
“  Ebbene si,  per tenere in piedi questo teatrino    che  ha arrecato ed  arreca  infiniti vantaggi economici ad una ristretta consorteria di cialtroni, bisognava  colpevolizzare virus e batteri  . Non abbiamo  chiaro ancora il ruolo dei batteri nel nostro organismo , ma siamo certi che il “ terreno “ in cui si muovono   è determinante , ancora di più la sua correlazione  con  il nostro sistema immunitario.”
“ Ma sappiamo che   esistono  batteri buoni  e quelli cattivi contro cui   attiviamo tutti i mezzi igienici- sanitari  non ultimo l’uso degli antibiotici , compresa la penicillina che ha salvato milioni di vite umane”,disse un po’ nervosa Alice.
 “Certo,  che ad una  distratta osservazione  saremmo indotti  a validare le tue considerazioni ,ma la problematica dei batteri è molto più complessa e complicata . Già Pasteur negli ultimi anni della sua vita  affermava che il “ germe” è ben misera cosa a fronte del “terreno”  ovvero il “ contesto “ in cui si sviluppa. Cosi  esporre un batterio, che ha vissuto in condizioni di anaerobiosi a contatto con un terreno ricco di ossigeno  , trasforma completamente la sua funzione! Nei prossimi anni , sono certo che  avremo la piena e totale consapevolezza  del ruolo assolto dai “germi” e le nostre convinzioni sull’” igiene” saranno rivoluzionate. La valenza endogena  avrà   una dirompenza  determinante ,ovvero saremo più  meticolosi  e attenti nell’assunzione degli alimenti    e meno  puntigliosi e civettuoli  sull’uso di creme da spalmare sul corpo.”
Alice rise “ perché rinunziare ad essere belli e sani?”

   

   



domenica 11 agosto 2013

Miss italia, ambasciatrice a furor di popolo

  

Una Miss Italia che è l’esatto opposto dello stereotipo della donna oggetto non parlante, evocato dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che plaudì la scelta della rai di non trasmettere le finali della storica kermesse.
Mentre infuriano le polemiche su uno dei concorsi che più piacciono alle famiglie medie italiane, a  Porto Palo di Menfi,  la sua Città, Miss Italia Giusy Buscemi, diventa Ambasciatrice dell'identità territoriale e  va ad aggiungersi a Gaetano Basile e Bonetta Dell’Oglio personalità già insignite del prestigioso  riconoscimento.
 “Sono molto orgogliosa - ha esclamato la Miss Italia 2012 Giusy Buscemi - per il riconoscimento ricevuto. Peraltro fin dalla mia elezione a Miss Italia mi sono mostrata disponibilissima a promuovere tutte le potenzialità del nostro territorio. E continuerò a farlo con tutte le mie energie”.
                                                
   Alla serata hanno preso parte il Sindaco della Città di Menfi Enzo Lotà,  Giuseppe Bivona Presidente della Lurss Onlus, Roberta Urso responsabile delle pubbliche relazioni delle Cantine Settesoli, Vito Clemente Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, tante immagini e ottima musica, una bella serata condotta da Lilian d’Anna, e chiaramente  Miss Italia.  Prima del  brindisi finale la Consegna della targa da parte del Sindaco Arch. Lotà, e la pergamena della Lurss.Onlus con il dott. Giuseppe Bivona, e  del gioiello "SICILIA" di Marilena Barbera
Le parole di chi  aveva commentato l’esclusione di Miss Italia dal palinsesto Rai come una scelta “moderna e civile”, mal si conciliano con il pensiero di un territorio vivo e orgoglioso, oltre che  non hanno  trovato il consenso di Giusy Buscemi, che difende a spada tratta il concorso organizzato e curato da Patrizia Mirigliani.
Intervistata da Redattore Sociale, Miss Italia ha respinto le accuse che tacciano la competizione di bellezza di esaltazione eccessiva del corpo femminile, presentato come oggetto. “Il concorso è cambiato col tempo – ha dichiarato -. In esso non c’è proprio niente di spinto, anzi è una gara molto casta e tradizionalista”.
“La fisicità – continua Giusy – è un elemento di bellezza e non c’è niente di male nell’esibirla. Una delle parole chiave dell’Italia è “bellezza”, da quella delle opere d’arte a quella della natura. Anche la bellezza femminile fa parte di questo concetto. Non ci vedo niente di incoerente in tutto questo. Le belle donne fanno parte del patrimonio del nostro Paese”.
“È da sfatare il mito secondo cui l’esibizione della bellezza porta a considerare la donna come un oggetto – conclude -, l’importante è non arrivare all’esagerazione”.
Il riconoscimento “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” rappresenta uno degli steps del percorso di
programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. Un percorso condiviso e da condividere con il territorio, che molte amministrazioni lungimiranti stanno percorrendo.
Ci sono luoghi in cui il genius loci è associato ad un monumento, ad un personaggio. Tuttavia le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente, quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d'infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco per noi il percorso significa anche recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze dei luoghi, afferma Nino Sutera Direttore della LiberaUniversitàRuraleSaper&Sapor Onlus, si tratta  di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.
Questa mentre  la motivazione del riconoscimento  a Giusy Buscemi Miss Italia 2012,” interpreta  una identità riconosciuta, una bellezza straordinariamente condivisa,  in un territorio ricco di storia, tradizioni, risorse ambientali, di giacimenti enogastronomici”.  Menfi, già Inycon, la sua Città, ha così voluto attribuirgli il riconoscimento di   “AMBASCIATRICE DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE”