domenica 13 luglio 2014

Il fabbricante di pioggia


Giuseppe Bivona

                                        Ormai erano quasi due anni che non pioveva. I pozzi erano asciutti , gli animali cominciavano a morire ,le coltivazioni erano ridotte e la fame tormentava gli abitanti del piccolo villaggio cinese. Il più anziano propose di organizzare una spedizione per  trovare un rinomato fabbricante di pioggia. Costui viveva nell’angolo più lontano, molto lontano del paese: “Per forza, non ci si può fidare di un profeta che vive nella nostra regione; deve venire da molto lontano”.
Cosi dopo una settimana arrivò un omino avanti negli anni con barba e capelli bianchi. Trovò il villaggio in uno stato miserabile. Il bestiame stava morendo, la vegetazione era quasi tutta secca, la popolazione era afflitta. La gente si affollò attorno a lui ed era molto curiosa circa ciò che avrebbe fatto.
Disse l’omino: “Bene, datemi solo una piccola capanna e lasciatemi solo per qualche giorno”. Cosi  si chiuse nella piccola capanna  con solo un po’ di acqua ed un po’ di frutta. La gente , curiosa si avvicinava alla capanna per sapere cosa stesse facendo il vecchio. Trascorse, il primo giorno, il secondo… Il terzo giorno iniziò a piovere a dirotto ed egli usci.  Nel villaggio  fu festa grande ,gli abitanti esultavano dalla gioia. Ma subito gli  chiesero: “Ma che cos’ hai fatto?”
“Oh,” disse, “è molto semplice. Non ho fatto nulla.”
“Ma guarda,” dissero, “sta piovendo ora. Di certo qualcosa è  successo!”
Egli provò a spiegare: “Vengo da una zona che è in Tao, in equilibrio. Abbiamo la pioggia ed il sole. Tutto è in armonia con la natura. Niente è in disordine. Vengo nella vostra zona e scopro che è caotica. Il ritmo della vita è disturbato, cosi quando vi entro dentro, divento disturbato anch’ io. Tutto mi  confonde ed affligge , mi ritrovo immediatamente in disordine. Allora cosa posso fare? Voglio una piccola capanna per stare con me stesso, per meditare, per riallinearmi. E poi, quando sono in grado di mettermi in ordine, tutto intorno a me è collocato in modo giusto. Ora siamo in Tao e dal momento che si era persa la pioggia, ora  piove”.