giovedì 21 maggio 2015

Turismo “di radice”: dagli Usa alla Sicilia con il “Personal Rooting”





Dentro il cuore delle origini, tra Palermo e la provincia (Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana)
25, 26, 27 maggio

Joe Cashia è un siculo-americano, le cui origini si dividono tra Bisacquino (i nonni materni) e Giuliana (nonni paterni), piccoli comuni in provincia di Palermo. Già a New York lo scorso ottobre per il Columbus Day, grazie ad un viaggio messo in palio dalla società Agrifeudi, Joe Cashia ha deciso, insieme alla moglie Angela e a due amici, di mettersi alla ricerca delle sue radici.


L’occasione è un viaggio speciale, tra anagrafe, foto e documenti originali raccolti nel Book Agrifeudi, pubblicazione che contiene la storia familiare di Joe, frutto di una ricerca effettuata in collaborazione con l’ufficio anagrafe dei comuni interessati, grazie anche all’ausilio degli storici e degli esperti di settore; immersi in momenti dal forte impatto emotivo, la riscoperta avverrà dentro il cuore dei Monti Sicani, tra i paesi di Bisacquino, Chiusa Sclafani e Giuliana, teatro naturale, dal 25 al 27 maggio, del percorso interiore di un nucleo familiare che si intreccia con quello delle intere comunità.

Una ricerca che richiama un capitolo fondamentale per la popolazione siciliana di fine Ottocento, quando i giovani bisnonni di Joe Cashia, come tantissimi conterranei, salparono alla volta del Nuovo Mondo.
Un viaggio a ritroso, insomma, che sarà, anche grazie alla collaborazione dei sindaci e delle tre comunità, l’occasione per immergersi nei sapori, negli odori e nei colori della terra di Sicilia, in un’ottica di promozione alternativa ai tradizionali circuiti turistici. Sarà la “sicilianità”, infatti, lenta quanto semplice e genuina, contraddittoria e verace al contempo, a costituire il leitmotiv dei tre giorni di viaggio. E sullo sfondo la domanda che guiderà Joe Cashia, “chi sono?”, rispondendo alla quale si disvelerà a lui il suo “Nuovo Mondo”.

Joe Cashia e la moglie Angela Humphreys risiedono a Franklin, nel Tennessee. Cashia è nato a Birmingham, in Alabama, dove si erano stabiliti i suoi nonni paterni e materni dopo essere arrivati negli Stati Uniti dalla Sicilia insieme ai genitori. È un dirigente sanitario e anche un imprenditore, oltre che fondatore e amministratore delegato di diverse aziende sanitarie di successo. Angela Humphreys, invece, è un avvocato. Genitori di tre figli, Matthew, Gina e Vincent, saranno accompagnati in questo “Personal Rooting” dalla coppia di amici, Lisa e Steve Nix, di Murfreesboro, nel Tennessee.

I “rootisti”, dopo uno sguardo gettato sulla città di Palermo, dal cui porto – in base ai racconti di famiglia – tutto iniziò, accolti dai tre sindaci Tommaso Francesco Di Giorgio (Bisacquino), Giuseppe Ragusa (Chiusa Sclafani), Maurizio Mario Musso (Giuliana), riceveranno il Book Agrifeudi e i doni rappresentativi dei singoli comuni, insieme al riconoscimento di “Ambasciatore dell’identità territoriale” consegnato da Nino Sutera della LURSS (Libera Università dei Saperi e dei Sapori).

La famiglia, le radici, le tradizioni

Joe Cashia, il secondo giorno, percorrerà gli stessi passi dei suoi antenati. Sarà accolto, insieme ai suoi compagni di viaggio, presso l’abitazione dei parenti. Gli ultimi rimasti risiedono nel vicino comune di Chiusa Sclafani, dove si erano trasferiti dal comune di Giuliana.
Prima a casa della signora Ninì e poi dalla madre di quest’ultima per affacciarsi al balcone e vedere sfilare la processione del SS. Crocifisso, celebrato ogni anno nei giorni immediatamente successivi alla Pentecoste. Al centro “’U Crucifisseddu” di Chiusa, pregiata scultura lignea realizzata da Ignazio Marabitti e conservata nella Chiesa di S. Caterina. Il piccolo Crocifisso dei Miracoli viene portato in processione insieme ad altre statue di santi. In tale occasione, un tempo, si svolgeva la corsa dei cavalli nella via principale. 

Il Personal Rooting

«Agrifeudi – ricorda l’amministratore, Letizia Sinisi – è una società italiana che ha ideato un format innovativo di offerta turistica “partecipata”, in cui il viaggiatore è protagonista al pari degli “attori” che vivono nel territorio dove ritrovare le proprie radici. Si tratta di un viaggio esperienziale inedito, già sperimentato sulle Madonie, in Calabria, Basilicata, Puglia e Lazio, ispirato alla filosofia del “Rooting” che pone le eccellenze del territorio in una cornice narrativa e artistica come fosse una commedia itinerante, nella quale spicca il giusto equilibrio tra esperienze nuove e antiche tradizioni, vera identità e anima dei luoghi».  

E aggiunge: «Il “Rooting”, creato da Agrifeudi, rende il viaggiatore non un semplice “turista” quanto piuttosto, nella logica della pienezza, un “rootista”. Il viaggiatore – continua Sinisi – è, al tempo stesso, attore e spettatore, alla ricerca delle proprie radici, membro delle comunità presenti nei luoghi prescelti. E tra i percorsi elaborati, fondamentale è proprio il “Personal Rooting”, punto d’incontro tra il passato e il presente del singolo “rootista” che vuole mettersi sulle tracce del suo patrimonio familiare. Si realizza così il sogno delle generazioni di origine italiana all’estero: (ri)scoprire le proprie radici e le proprie origini direttamente nei luoghi da cui tutto è partito, spesso racchiuse solo tra confusi ricordi e pezzi di racconto, tra foto in bianco e nero e narrazioni di nonni e genitori».





La valorizzazione dell’identità del territorio attraverso le De.Co.

E' il titolo del convegno che si terrà venerdì 22 maggio, alle ore 10, al Baglio Florio – Cave di Cusa  a Campobello di Mazara 
Interverranno il sindaco Giuseppe Castiglione e il presidente della Pro Loco di Campobello Mauro Cudia. A relazionare saranno,   Nino Sutera, Direttore della Libera Università Rurale Saper&sapor Onlus Giuseppe Russo, direttore del consorzio “Ballatore” di Palermo e Giuseppe Bivona, presidente della Lurss onlus.          Le De.Co (Denominazione Comunale) nascono da una idea di Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co il ‘prodotto’ del Territorio acquista una sua identità”, rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali”.

Afferma Nino Sutera   “I produttori agricoli e zootecnici ma anche i pescatori, e artigiani, custodiscono sapientemente un giacimento inesauribile della dieta mediterranea, costituiscono il collante tra i prodotti della terra e del mare e il territorio, rappresentano infatti gli ereditieri di un “savoirfaire” locale. Elementi apprezzati da chi sceglie una vacanza diversa, una vacanza negli alberghi diffusi e negli agriturismi, determinanti a qualificare il biglietto da visita del territorio. La De.Co. è ‘un prodotto del territorio’ (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, etc) con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie”.         La De.Co  non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l’identità di un territorio.
 “L’istituzione delle Città De.Co. consente l’avvio di una fase di sviluppo endogeno del territorio, dove la propria storia e la propria tradizione diventa la ‘risorsa’ su cui investire il proprio futuro”.
 La Denominazione Comunale – continua Nino Sutera – è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine. In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili, oltre che dannosi. A terroir, termine francese, preferiamo il latino genius loci,  un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile.  Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. L’obiettivo non secondario della legge è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città. L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, è quello di riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci.
Recentemente il comune di Partanna, ha avviato il percorso per la De.Co.
Al termine la consegna del riconoscimento "Custode dell'Identità Territoriale" del percorso GeniusLoci De.Co. al Sindaco della Città.

domenica 17 maggio 2015

Rosario Umbriaco, Insignito con l’ambito riconoscimento “Ambasciatore dell’Identità Territoriale” del GeniusLoci De.Co.



                                        Nonno, padre, zii, tutti cuochi   e certamente non poteva sfuggire nemmeno Rosario Umbriaco  di Enna a questa consolidata tradizione familiare che vede tutti i componenti maschili impegnati nella professione di cuoco. Cresciuto nella rosticceria, solo un po’ di “ribellione” giovanile, dovuta soprattutto ad insofferenza verso i duri orari di lavoro che non lasciavano spazio a niente, ma quando il padre gli ha gradualmente lasciato le redini dell’attività, quella che sembrava una professione imposta si è trasformata in un’autentica passione nella quale oggi riversa tutto il suo vulcanico entusiasmo.

Cosa ti piace di questa professione?
“Tutto, il rapporto con le persone, la voglia di tutelare le tradizioni, il desiderio di inventare ricette nuove. Mi piace scambiare opinioni con i colleghi, scoprire i prodotti del territorio, impegnarmi per migliorare sempre. La pubblicazione sulla rivista di Antonella Clerici, nello speciale dedicato allo Street Food curato da CiboDiStrada.it della mia ricetta dell’arancino ennese a doppio strato di riso, mi ha fatto molto piacere, tanti clienti l’hanno vista e sono venuti a complimentarsi, sono riconoscimenti importanti che ti spronano a cercare di fare sempre meglio”.
L’arancino a doppio strato è una ricetta brevettata?
“Sì,  sono l’unico ad aver inventato l’arancino con due strati di riso, sto aspettando la registrazione completa. Il primo strato di riso è mescolato allo zafferano e alla menta fresca tritata, il secondo alla ricotta fresca al prezzemolo e al pepe nero, all’interno si trova una fonduta di Piacentinu ennese DOP. Per realizzarlo utilizzo l’unico riso prodotto in Sicilia a Leonforte, dalla famiglia Manna”.
Street food moda o tradizione consolidata?
“Sicuramente è una tradizione consolidata, c’è da sempre, solo che oggi se ne parla tanto, è diventato un business, ma pochi sono autentici, scrivere e parlare di cibo di strada oggi è un fenomeno di moda e fa comunque bene all’intero settore. Ma bisogna saper individuare i locali storici, dove c’e storia tradizione, anche nell’aspetto. Io nel mio locale a Enna,volutamente mantengo un interior design degli anni 70 e 80, ma aggiornato al 2014, ho ancora il marmo per raffreddare il riso, non uso un abbattitore, acquisto la carne intera, non compro carne tritata per fare il ragù, uso la carne sfilacciata, cuocio il vitello come da tradizione, stracotto, col doppio concentrato, una preparazione che richiede tante ore di lavoro”.
La clientela apprezza queste tue attenzioni per qualità e tradizione?
“Dopo che è scomparso mio padre nessuno avrebbe scommesso su di me, oggi però, in molti riconoscono la professionalità in quello che faccio. Perché io amo il mio lavoro, la tradizione dell’arancino ennese, ma non faccio solo quello.  
E con i gusti delle nuove generazioni come va?
“Ho una bella clientela, ma non giovanissimi. Famiglie, mamme con i bambini, c’è atmosfera rilassata, anche molte persone appassionate di cucina.  
 Ecco in questo, e non solo, sta la motivazione del riconoscimento di “Ambasciatore dell’Identità Territoriale” che la Libera Università rurale dei Saperi&dei Sapori ha voluto attribuire a Rosario.

Il riconoscimento fa parte del Percorso culturale GenusLoci De.Co.    per la salvaguardia, la  valorizzazione e la promozione dell’identità dei luoghi, con le prelibatezze e le unicità dei territori.
Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava:  “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta  un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.
 GeniusLoci De.Co. è  un percorso culturale, al francese  “terroir”,   preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso di GeniusLoci De.Co., ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus,  prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza,  che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio.  Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato:
* Assemblea dei Sindaci delle città De.Co del Veneto;
* Poster Session del Forum P.A. di Roma;
* VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia;
* Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF
*   XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo.         

                          Il prestigioso riconoscimento “Ambasciatore dell’Identità Territoriale”   è stato attribuito negli anni passati  tra gli altri a Miss Italia 2012 Giusy Buscemi, a Miss Italia 2014 Clarissa Marchesa, a Diego Planeta, imprenditore vitivinicolo,  Gaetano Basile enogastronomo, Bonetta dell'Oglio,   Angelina Auteri, Ad imperitura memoria.

sabato 2 maggio 2015

Minni di Virgini, L' Identità della tradizione

                Sagra delle Minni di Virgini Un appuntamento a cui gli amanti delle prelibatezze non potranno rinunciare. Sabato alle 16 sarà inaugurata a Sambuca di Sicilia la VI edizione della Sagra
 La Sagra delle Minni di Virgini di Sambuca di Sicilia (Agrigento) celebra un particolare dolce della tradizione siciliana che replica la forma del seno con ripieno di crema di latte, scaglie di cioccolato e zuccata, e ricoperto con glassa di zucchero. Attualmente le Minni di Virgini vengono prodotte esclusivamente in alcune pasticcerie di Sambuca. Il dolcevenne creato nel convento del “Collegio di Maria” nel lontano 1725 a Sambuca quando, in occasione del matrimonio dei marchesi Beccadelli, suor Virginia di Rocca Menna preparò per la prima volta quello che in seguito sarebbe diventato il tradizionale dolce sambucese.
Al termine del Talk Show “ L' Identità   della tradizione” con 
Leo  Ciaccio, Giuseppe Pasciuta, Giuseppe Bivona, Giacomo Glaviano, Natale Sortino, Leo Di Verde, Licia Cardillo Di Prima,  Nino Sutera - Condotto da  Elena Ballerini ( conduttrice di mezzogiornoinfamiglia)  la consegna dei riconoscimento “Ambasciatore dell’Identità Territoriale” del percorso GeniusLoci De.Co. allo chef Natale Giunta   
Il format GeniusLoci De.Co  è composto da 12 step, un percorso culturale per la salvaguardia, la valorizzazione e la promozione dell’identità dei luoghi, con le prelibatezze e le unicità dei territori, elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus. 
L’obiettivo è di realizzare una rete di Città i De.Co. – Denominazione Comunale, per valorizzare quei prodotti di nicchia, ma anche le risorse ambientali, storiche e culturali, che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci. Un percorso condiviso e da condividere con il territorio che molte amministrazioni lungimiranti stanno percorrendo, afferma Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus   Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “Attraverso la De.Co. il “prodotto” del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.

GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, al francese “terroir”, preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile.Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: * Assemblea dei Sindaci delle città De.Co del Veneto; * Poster Session del Forum P.A. di Roma; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF * XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo.   

Nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale dell’Approccio Leader, “Prodotti Tipici e Dieta mediterranea”, 4 Gal siciliani (Madonie, Sicani, Metropoliest e Natiblei), 1 gal emiliano romagnolo (L‘altra Romagna), 1 gal bulgaro (Chirpan) e due Agenzie di sviluppo straniere (ATLAS Tunisia e Regionalni razvojni center Koper Slovena), unitamente ad un partenariato nazionale ampio e variegato (I.Di.Med., SO.SVI.MA. S.p.A., CE.RI.S.-C.N.R., Consorzio Produttori Madoniti, CONAD Sicilia, I.A.M.C.-C.N.R., Associazione Strada del Vino Terre Sicane, Gal Val D’Anapo, G.A.T. Euromed, S.C.E. s.r.l., Consorzio Sicilia Hyblea, 7 A.S.P. siciliane (PA, AG, CL, EN, CT, RG, SR), e la Libera Università Rurale dei Saperi e dei Sapori Onlus, collaboreranno per l’istituzione di una rete di territori, per la valorizzazione dell’identità territoriale anche attraverso il percorso GeniusLoci De.Co.