sabato 11 febbraio 2017

Progetto Demetra

 Il progetto Demetra (2013/2014)  commissionato dall'Assessorato al  Formez   con   l’obiettivo di riqualificare tecnici per  meglio  indirizzare gli operatori agricoli sia sui requisiti loro richiesti dalla normativa, sia sulle opportunità loro offerte dalle politiche di sviluppo rurale sui temi connessi alla gestione sostenibile e all’azione per il clima nel settore agricolo e forestale.


La politica di coesione europea 2014-2020 prevede una nuova architettura del sistema di governance multivello. Il Quadro Strategico Comunitario (QSC) coordina a livello europeo tutti i Fondi (FESR, FSE, FC, FEASR, FEP), traducendo gli obiettivi UE 2020 in priorità di investimento.
A livello nazionale un Contratto di partenariato sullo sviluppo e gli investimenti, sancito fra
Commissione Europea e ogni Stato membro e basato sul QSC, stabilisce priorità di investimento,
allocazione delle risorse nazionali e dell’UE tra settori e programmi, condizioni e obiettivi da
raggiungere. Infine, i Programmi Operativi di livello regionale costituiscono lo strumento di gestione
e traducono i documenti strategici in concrete priorità di investimento, con obiettivi chiari e
misurabili.
Questo assetto della programmazione stimola i diversi attori coinvolti nei processi di attuazione e
gestione delle politiche - Commissione, Stati membri, Regioni, altri soggetti locali - a una maggiore
integrazione di tipo verticale, ma ancor più a carattere orizzontale.
Tra gli strumenti elaborati per garantire che i finanziamenti dell'UE conseguano gli obiettivi generali
e specifici della strategia Europa 2020, oltre che gli obiettivi derivanti da impegni assunti in ambito
internazionale (es. cambiamenti climatici e protocollo di Kyoto), viene introdotto il principio della
condizionalità degli aiuti al rispetto di determinati requisiti ex ante ed al raggiungimento di prefissati
obiettivi ex post. In altre parole, in virtù di tale principio, i finanziamenti sono concessi agli Stati
membri “a condizione che” essi garantiscano una serie di condizioni di partenza (ex ante), facendo
fronte ad una serie di adempimenti legati alle tematiche prioritarie per i fondi (condizionalità
tematiche), e che raggiungano una serie di tappe e/o conseguano dei risultati prefissati in fase di
programmazione (condizionalità ex post).
Allo scopo di verificare lo stato dell’arte relativamente al rispetto di tali condizionalità ex ante da
parte delle Regioni e delle Province autonome, la Direzione Generale dello Sviluppo Rurale del
Dipartimento delle Politiche Europee ed Internazionali del Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali ha chiesto agli stessi enti la compilazione di schede opportunamente
predisposte allo scopo. Ciò al fine di avviare tempestivamente la riflessione sulle modalità da
attuare per l’adempimento delle precondizioni nel prossimo periodo di programmazione.
Per la condizionalità ex ante n. 1.2 “Sufficiente capacità di consulenza sui requisiti normativi e su
tutti gli aspetti connessi alla gestione sostenibile e all’azione per il clima nel settore agricolo e
forestale”, prevista nell’ambito della Priorità SR1 “Promuovere il trasferimento di conoscenze e
l’innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali”, è stata elaborata una scheda di
ricognizione indicante lo stato dell’arte rispetto a tale precondizione.
Il Dipartimento regionale degli interventi strutturali per l’agricoltura dell’Assessorato regionale delle
Risorse Agricole ed Alimentari della Regione Siciliana è responsabile delle procedure che mettano
il governo regionale nelle condizioni di potere soddisfare, assieme alle altre, tale condizionalità.
L’iniziativa di cui al presente progetto per la condizionalità ex ante n. 1.2 prevede, attraverso un
intenso programma formativo, il rafforzamento delle competenze dei tecnici dislocati nelle unità
periferiche dell’Assessorato finalizzato alla costituzione di nuclei, strutturati e operativi a livello
territoriale, in grado di far fronte alle necessità di divulgazione/consulenza previste come
precondizione nell’ambito della Priorità SR1.
In considerazione di quanto premesso il Dipartimento regionale degli interventi strutturali per
l’agricoltura ha deciso di concordare con il Formez PA l’attuazione del programmato piano di
interventi formativi, da finanziarsi attraverso la misura 511 del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013.
Il progetto si è posto l’obiettivo di dar vita ad una task force di consulenti in grado di indirizzare gli
operatori agricoli sia sui requisiti loro richiesti dalla normativa, sia sulle opportunità loro offerte
dalle politiche di sviluppo rurale sui temi connessi alla gestione sostenibile e all’azione per il clima
nel settore agricolo e forestale.
Obiettivi :
Giungere, attraverso un intenso programma formativo, al complessivo rafforzamento delle
competenze del personale delle Sezioni Operative di Assistenza Tecnica del Dipartimento
Interventi Infrastrutturali dell’Agricoltura della Regione Siciliana, per la costituzione di
nuclei, strutturati e operativi a livello territoriale, in grado di far fronte a quelle necessità di
divulgazione/consulenza nei confronti degli operatori agricoli, indispensabili per il
raggiungimento dell’obiettivo generale.
Fornire ad un gruppo di partecipanti al percorso formativo (selezionati su base volontaria e
di competenza) gli strumenti per poter svolgere in modo efficace il ruolo di “formatore dei
consulenti”.
Il progetto si basa sui criteri previsti per soddisfare la Priorità SR1: “promuovere il trasferimento di
conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali”. Considerato il
numero consistente di risorse umane dislocato negli uffici territoriali della Regione Siciliana, il
progetto prevede una azione di formazione, affiancamento e riqualificazione di tale personale in
modo che anche l’attività di consulenza, finanziata nell’attuale programmazione attraverso la
misura 114 del PSR 2007-2013 e svolta da organismi privati riconosciuti dalla Regione, possa
essere realizzata attraverso il personale della Regione.
Il percorso formativo prevedeva l’utilizzo di diverse metodologie didattiche, con didattica d’aula e
momenti di formazione a distanza, rivolti a 150 funzionari e dirigenti delle Sezioni Operative di
Assistenza Tecnica del Dipartimento Interventi Infrastrutturali dell’Agricoltura, selezionati dalla
Regione con il supporto di Formez PA.
La Fase 3 ha previsto la partecipazione di 30 funzionari, selezionati grazie alle indicazioni emerse
nelle fasi 1 e 2. 

Programma:
Il sistema dell’innovazione nella programmazione europea 2014-2020
Modulo 1 A (7 ore in presenza)
PSR 2014-2020 e HORIZON 2020
• La rete PEI: domanda e offerta di innovazione
• L’offerta di innovazione e il sistema dell’innovazione sul fronte della ricerca scientifica:
Europa, Italia (Parchi scientifici tecnologici, BIC, Agenzie per lo sviluppo, Centri servizi) e
Sicilia.
• I Gruppi Operativi
• L’integrazione tra la domanda di innovazione (imprese, aziende agricole) e l’offerta di
innovazione (università, centri di ricerca e servizi di consulenza)
• Gli ambiti di intervento dei Gruppi Operativi
• La costituzione e il funzionamento di un Gruppo Operativo
Modulo 1 B (7 ore in presenza)
La domanda di innovazione: le nuove frontiere delle principali filiere agroalimentari
• Processi produttivi e impianti delle principali filiere agrarie (vino, olio, latte, carne, pasta,
ortofrutticolo, conserve)
• Le tecnologie emergenti per le filiere agroalimentari.
• Una buona pratica di innovazione nata in Sicilia: collaborazione azienda-università, ovvero
un esempio virtuoso di incontro tra domanda e offerta.
Metodi, strumenti e tecniche per rilevare la domanda di innovazione
Modulo 2 A (7 ore in presenza)
La progettazione guidata dal basso (bottom-up):
• Le reali esigenze del mondo produttivo agricolo e forestale e il ruolo de i privati (aziende
agricole, imprenditori) nell’orientamento, nella identificazione e nella implementazione degli
interventi innovativi finanziabili dal PSR e da Horizon 2020
• L’analisi del fabbisogno di innovazione:
• Le fonti informative per l’analisi territoriale
• La mappatura degli stakeholders
• Strumenti di analisi e animazione nel territorio per fare emergere le esigenze settoriali e di
filiera, ambientali e territoriali (Focus Group, Tavoli Tematici, Interviste in profondità)
• Strumenti di analisi in azienda: l’audit tecnologico e la ricerca dei fabbisogni impliciti ed
espliciti
Modulo 2 B (7 ore in presenza)
Facilitazione e processi partecipati: strumenti e metodologie
• Caratteristiche e ruolo del facilitatore
• Principi e modelli di facilitazione
• Concetti e pratica della facilitazione
• Ambiti di applicazione della facilitazione
• Struttura di un incontro facilitato
• Strumenti e tecniche di facilitazione
La gestione di un progetto: tecniche e strumenti
Modulo 3 A (7 ore in presenza)
Introduzione al Project Management
• Cos'è un progetto
• Cosa si intende per Project Management
• I processi di Project Management
• Il project charter: deliverable, scope, work breakdown structure, criteri di successo
• La gestione dei tempi di progetto
• Strumenti e tecniche di supporto (WBS, reticoli, GANTT, matrici di responsabilità)
Modulo 3 B (7 ore in presenza)
La gestione di un progetto
- Il project charter: organizzazione, tempi, budget, rischi
- La gestione di costi e delle risorse di un progetto
- La gestione dell’esecuzione di un progetto e il metodo dell’earned value
- La gestione della qualità nei progetti
- La gestione dei rischi di un progetto
- Progress e closing report
Formazione formatori e progettazione formativa
Modulo 4 A (7 ore in presenza)
La pianificazione e la progettazione formativa
• L’identificazione e l’analisi dei bisogni formativi: metodi e strumenti
• Lo scenario formativo: attori e progettazione
• La progettazione formativa: metodi e strumenti
• L’erogazione della formazione: micro-progettazione
• Strumenti e metodi di valutazione della formazione
MODULO 4 B (7 ore in presenza)
L’intervento formativo
• Conduzione e animazione dell’intervento formativo
• Accoglienza di un gruppo di apprendimento, gestione dei canali di attenzione)
• Gli stili di apprendimento e l’alternanza teorico-pratica
• Metodologie formative: role-playing, metodo dei casi, lavori di gruppo, giochi psicologici,
esercitazioni, utilizzo degli audiovisivi, formazione a distanza
• Strumenti per monitorare il feedback del gruppo
Comunicazione efficace, gestione delle riunioni e dei gruppi di lavoro
Modulo 5 A (7 ore in presenza)
La comunicazione nei gruppi
• La gestione delle dinamiche di gruppo: fasi ed evoluzione
• Fenomeni e processi che si sviluppano nei gruppi in apprendimento
• La leadership situazionale e strategica: ascolto e guida
• Tecniche di motivazione ed empowerment del gruppo: il Milton Model
• Simulazioni
Modulo 5 B (7 ore in presenza)
La comunicazione strategica
• Il colloquio e la riunione: fasi, processi, funzionamento
• Tecniche di comunicazione strategica nei colloqui e nelle riunioni
• Gestione degli interlocutori difficili: le categorie di Virginia Satir
• L’ascolto attivo: riformulazione, ricapitolazione, confronto, rinforzo
• Simulazioni
Nuovi strumenti per la comunicazione
Modulo 6 A (7 ore in presenza)
La comunicazione 2.0
• Social Local Mobile per la promozione del territorio
• Le potenzialità di Internet e delle applicazioni per smartphone.
• Le strategie innovative basate sulla geolocalizzazione.
• Casi di studio, italiani e internazionali e approfondimenti sui benefici e rischi che soggetti
privati e istituzionali possono



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